Angela Sileo, «Doppiaggese»: verso la costruzione di un metodo, Roma, UniversItalia, 2018 (Collana Ricerca Continua, 2)
Questo studio è tratto dalla tesi di dottorato dell’autrice (insignita della menzione d’onore AIA PhD Dissertation Prize 2017) e vuole essere un punto di partenza per la costruzione di un metodo quanto possibile oggettivo al fine di individuare le zone maggiormente instabili dell’italiano, esposte a fenomeni di interferenza dall’angloamericano, il cui influsso si avverte oggi costante e massiccio nella lingua quotidianamente prodotta dai parlanti nativi o per essi ‘fabbricata’. I media hanno (avuto) un ruolo non secondario in tal senso. Dedicare maggiore attenzione ai prodotti audiovisivi adattati per il pubblico nazionale significa evitare di confezionare dialoghi artificiosi e dunque poco probabili, che inficiano la fruizione dei prodotti stessi e portano a graduali ristrutturazioni del sistema linguistico ricevente. L’intento è quello di sensibilizzare i parlanti, ma soprattutto chi si trova a fare da ponte fra due realtà culturali e linguistiche diverse, affinché sia almeno consapevole del rischio che si corre nel trasportare da una sponda all’altra strutture architettoniche caratteristiche del luogo di partenza ma estranee a quello di arrivo.
Angela Sileo è Dottore di Ricerca in Studi Umanistici (Lingue e Letterature Straniere) presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, dove ha conseguito un Master in Traduzione Letteraria e Cinematografica nel 2011. È autrice di una monografia, Il doppiaggio tra cinema e televisione (1950-2004), e di numerosi saggi sull’argomento. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, tra cui “Chiasmi 2015” presso l’Università di Harvard (MA, USA). Fa parte dell’Albo Traduttori e/o Revisori dell’Università di “Tor Vergata” e ha collaborato alla traduzione de Il diario di John Manningham del Middle Temple (1602-1603), primo volume edito da questa collana nel 2016.